zuppetta di cannellini al tarantello

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

IL TARANTELLO, è il ventre di tonno salato e conservato sott’olio, ricavato dalla parte più pregiata del tonno, corrispondente al quarto più alto della pancia. Nei tempi andati, sotto forma di salume, veniva aggiunto alle varie pietanze  per insaporirle e veniva usato soprattutto dal popolo che non poteva permettersi di comprare pesce fresco, da qui, la denominazione di "Spezia dei poveri", anche se nel medioevo era usato per la cucina nobile.

Oggi è un prodotto non molto diffuso, prodotto soprattutto in Sicilia.

Ve lo propongo in una zuppettina di fagioli adatta come antipasto.

per 2 ciotoline:

pasta brisè

125 g farina petra 5
50 g di burro freddo a pezzetti
circa 40 ml di acqua ghiacciata
un pizzico di sale sciolto nell'acqua

60 g di fagioli cannellini crudi

50/70 g di tarantello sott’olio

crostini di pane abbrustolito

olio evo q.b.

2 stampini di alluminio

Mettere ammollo i fagioli per una notte, quindi portarli a cottura.

Per maggiore comodità di preparazione, i fagioli già cotti vanno benissimo, in questo caso calcolate 150 g scarsi.

Per le ciotoline: Lavorate velocemente gli ingredienti, fate il panetto e fate riposare in frigo una mezz’oretta.

Tirate  sottile la pasta, foderate due stampini imburrati, rivestite con carta da forno, riempite con riso o sassolini fate cuocere a 180° 10 minuti, quindi eliminate il riso o i sassolini e la carta interna  e fate cuocere ancora 5/7 minuti. Sfornate e lasciare raffreddare.

Una volta cotti i fagioli, frullatene metà con un po' d’olio fino d ottenere una crema.

Sbriciolate il tarantello con la forchetta e fatelo saltare in un padellino, aggiungete i fagioli interi e la crema e fate insaporite brevemente.

Sistemate il tutto nelle ciotoline di pasta brisè, completate con un filo d’olio evo e accompagnate con crostini di pane abbrustolito in padella antiaderente senza olio, oppure se preferite, friggete i crostini.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA